I soma nen "s-ciav ëd Ròma"

La famosa frase "...che schiava di Roma Iddio la creò" dell'Inno di Mameli, comunque sia da interpretare, noi la rifiutiamo anche in senso religioso. Difatti, noi non solo pretendiamo la nostra autonomia dal controllo dei politici di Roma e dei loro servi, ma altresì come cristiani noi ci proclamiamo liberi e indipendenti pure dalle arroganti pretese del vescovo di Roma che vorrebbe dominare la cristianità. Le manipolazioni della storia e dei testi sacri perpetrate dal papismo sono durate fin troppo tempo ed hanno fatto troppe vittime. Noi non abbiamo altro Capo della Chiesa che Cristo. Non importa quanto "il vescovo di Roma" possa essere bravo e simpatico... noi pure "gli resistiamo in faccia" come l'apostolo Paolo che di fronte a Pietro aveva detto un chiaro "No!". Rammentate Galati 2:11? "Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare" (Leggere tutto il capitolo). Allora la questione aveva a che fare con l'imposizione ai cristiani della legge cerimoniale israelita che contraddiceva il principio biblico della giustificazione per sola grazia attraverso la sola fede. Ancora oggi il papismo contraddice in innumerevoli modi quello stesso principio ed impone dottrine e pratiche contrarie all'insegnamento del Nuovo Testamento. A Pietro ed ai giudaizzanti, Paolo aveva detto: "Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, con l'intenzione di renderci schiavi, noi non abbiamo ceduto alle imposizioni di costoro neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanesse salda tra di voi" (Galati 2:5). In un contesto differente, ma con lo stesso principio, noi diciamo al papismo ed ai presunti successori di Pietro, comunque si presentino: Noi non cediamo alle vostre imposizioni che vorrebbero farci vostri schiavi, neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanga salda. Noi diciamo loro chiaramente: "I soma nen "s-ciav ëd Roma".